martedì 18 novembre 2014

L’allenamento funzionale, tra moda e realtà


Negli ultimi decenni, nei centri sportivi e nelle palestre si sente parlare di allenamento funzionale. Vediamo di capire che cos'è a che serve e a chi può essere indicato questo tipo di allenamento e perché.

Funzionale:  è ciò che si riferisce alla funzione di un organo, pertanto lo svolgersi di quel compito di  un organo o sistema. Risponde alle funzioni per cui è stato fatto.
Allenamento funzionale: non è che l’allenamento relativo alla funzione per cui un muscolo esiste e si è evoluto in un certo modo e in relazione alle articolazioni, al relativo compito di ognuna di essa e che può essere più di movimento o di stabilizzazione.

Una veloce analisi anatomico-fisiologica umana, fa notare come non esistono movimenti mono-articolari e il nostro corpo umano si muove attraverso delle scelte. Una scelta è quella di economicità, risparmio di energie e praticità, il nostro corpo effettua solo movimenti complessi (cfr. assioma di Beevor); il nostro apparato muscolare è strutturato in maniera tale da far intervenire per ogni movimento, anche il più semplice, non uno solo, ma una catena di muscoli assieme (Reuleux 1934 definizione di “catena cinematica”; Payr 1936 definizione di “catena cinetica”). Lo scopo della catena cinetica è di decentrare le forze da un segmento all'altro. Questo avviene unicamente se le articolazioni che li collegano sono stabili nel piano di tutte direzioni necessarie all'esecuzione del movimento stesso.

Nella nostra vita quotidiana qualsiasi cosa facciamo, dal semplice camminare e all'alzare una busta della spesa, dal saltare un ostacolo o all'arrampicarsi, richiederà dei movimenti acconsentiti dalla sinergia muscolare.

L'allenamento funzionale è un allenamento a 360°. Essere funzionali vuol dire essere forti, percettivi, agili e veloci, elastici e coordinati, attraverso l’acquisizione di schemi motori nuovi, esperienze motorie complesse 

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